Attualmente siamo abbastanza regolari nell’uscita dei post
Non è vero
Per regolare intendo un post a settimana
Tranne la scorsa settimana
Vabbè, allora diciamo (quasi) un post a settimana
E sarebbe regolare?
Cerchiamo di tenere un ritmo serrato di giocate, almeno una a settimana, ma non sempre è possibile
Perché che ci crediate o no, il Procione puzzone si ingegna a scrivere roba per ogni gioco che proviamo. Tantissimo sforzo per pochi click e nessuna remunerazione
E ti costringo anche a fare la copertina
Ecco, un’altra brutta abitudine da correggere
Fatto sta che non sempre possiamo scrivere del gioco della settimana perché a volte quella giocata settimanale salta oppure continuiamo un gioco a campagna, magari anche a rischio spoiler
Già abbiamo tanti lettori quanti santi in paradiso, se spoileri pure ti verrebbero a cercare per conoscerti di persona
Ad esempio, abbiamo fatto la prima partita a Paleo
Lo cercavamo da un po’, ci siamo arrivati anche noi alla fin fine
Dopo questa prima partita abbiamo avuto delle ottime impressioni
Già. Adoro i collaborativi, ma sono davvero pochi in cui la parola “collaborazione” è in primo piano e Paleo è tra questi
Però ci siamo detti: dai, il post su Paleo lo facciamo almeno dopo la seconda partita, per confermare (o meno) quelle ottime impressioni
Sì, parlane anche male, così l’unico compratore interessato ti legge e desiste
Paleo ha vinto il Kennerspiel Des Jahres nel 2021, dubito che Interesse Ludico possa intaccarne la percezione di qualità nei lettori
Non hai capito, la mia non era una lamentela, ma un invito sincero. Lo sai che i MIEI giochi non si vendono
Ah, Paleo è tuo?
Certo. E anche tutti gli altri. Se dovessimo lasciarci te ne lascerei uno al massimo
Tutti tuoi? E qual è mio?
Great Western Trail
Beh, non mi è andata male
Vuoi parlare di qualcosa o continuiamo a discutere tra di noi?
Già, quindi ecco, Paleo sarà per la prossima. Parliamo di Camel Up invece
Camel Cup
Su BGG è indicato come Camel Up
Ma nella copertina la C è stata messa maliziosamente vicino ad Up
Nella prima edizione, ma adesso abbiamo la seconda
Preferivo i disegni della prima
Sei la sola al mondo
Lo prendo come un complimento
La prima versione era confezionata in maniera perfetta per il mercato tedesco: dadi di legno, illustrazioni in stile fumetto comico europeo anni ’70, piramide di cartone
Il meccanismo di espulsione dei dadi nella piramide era tenuto su da elastici pronti a rompersi in qualsiasi momento e finirti sul naso tra le risate generali
La seconda edizione ha dadi piccoli in plastica, illustrazioni degne di un cartone animato in CGI e la piramide, anche essa in plastica, è dotata di un comodo tastino
E cosa più importante, c’è una palma pop-up che sbuca fuori dal tabellone
Sapevo che ti saresti appassionata all’unico elemento che non ha influenza sul gameplay
Se non fosse stato per l’albero pop-up, ci saremmo tenuti la prima versione, ringrazia il fatto che sono una cultrice di facezie
Camel Up è una corsa di cammelli. I giocatori assistono alla corsa e scommettono ferocemente su quali cammelli si piazzano sul podio a ogni tappa
Ovvero a ogni round, acchiappando apposite carte che fanno guadagnare o perdere sterline
E soprattutto scommettendo su quale cammello arriva primo e su quale arriva ultimo
Utilizzando carte personali che vengono risolte a fine partita
Nel frattempo si possono giocare tessere che portano avanti o indietro i cammelli che vi finiscono su
Facendo guadagnare sterline ai proprietari e facendo scivolare i cammelli sotto quelli della casella precedente/antecedente
Se non avete mai visto Camel Up a questo punto vi starete chiedendo “cammelli sotto altri cammelli? Che diavoleria è mai questa?”
Dovete sapere che Camel Up non permette la condivisione delle caselle come in altri giochi con percorso. I cammelli sono impilabili e succede spesso che quello in fondo si porti in groppa altri cammelli
E dato che i cammelli sopra sono considerati in avanti nel percorso, questo può causare grande rosicamento
Questa caratteristica rende Camel Up un gioco basato sulla probabilità oltre che sull’azzardo
Nella seconda edizione sono presenti anche i cammelli pazzi, bianco e nero, che fanno il percorso inverso nel tentativo di riportare indietro i malcapitati cammelli che dovessero finirvi in cima
E ci sono anche alcune carte, da usare quando si gioca in 8, che forzano la collaborazione tra i giocatori, condividendo le scommesse
Questi moduli sono opzionali, si può giocare semplicemente l’esperienza originale di Camel Up senza intoppi. Ma sono delle aggiunte assolutamente fighe e divertenti
Perché tirare fuori Camel Up, in un periodo in cui Challengers e altri giochi sono sulla cresta dell’onda?
Beh, innanzitutto perché non abbiamo Challengers e scriviamo per piacere, senza obblighi di correre dietro ai trending topic
Poi perché, come abbiamo scritto per Roll Player, ci viene sempre da chiederci se alcuni giochi in collezione da parecchio siano ancora validi
Nel caso di Camel Up assolutamente sì. Ma non fatevi ingannare dai cammelli e dal materiale coloratissimo, questo è un gioco per grandi anche se piuttosto semplice (l’unica difficoltà potrebbe essere capire la distinzione tra tappa e gara, ma dopo un turno gira tutto liscio)
Durante l’ultima attività di promoting lo abbiamo fatto giocare a mamma e figlia, attirata dalla componentistica
Dopo qualche turno le prospettive si erano ribaltate, ed era la madre a essere più interessata al gioco
Un altro punto negativo è il fatto che per la prima edizione era uscita l’espansione SuperCup, non compatibile con la seconda edizione
Visto che ormai sono passati anni vediamo improbabile che questa espansione venga riadattata per la seconda edizione
Ma queste sono davvero inezie. Il gioco è divertentissimo e dura anche meno di un’ora
Caratteristica invidiabile effettivamente
Soprattutto da chi possiede solo Great Western Trail in collezione
Guarda che la nostra collezione è condivisa
Come per il nostro matrimonio, è una cosa non vera che ti piace ripetere a te stesso