Due giorni a Bologna per comprare 2 filler

C’erano una volta i blog

Perché, questo cosa sarebbe?

Tecnicamente un blog, ma lo abbiamo sempre trattato come un sito

E un blog non è un sito?

Certamente, ma soprattutto è raccontare il proprio vissuto, le proprie esperienze, quando non un diario vero e proprio

Beh, allora ci credo che non lo abbiamo mai trattato come un blog vero e proprio, le nostre vite non sono poi così interessanti

Parla per te, voi Panda effettivamente siete così poco interessanti che vi state estinguendo

Stavamo. E poi quante volte vuoi reiterare questa sciocca battuta?

Ogni volta che mi interrompi e mi interromperai

Non ho scampo allora

Esatto. Tornando al discorso iniziale, per questo nuovo post vogliamo raccontarvi quello che abbiamo fatto una settimana fa

Siamo stati a Bologna per due giorni, in occasione del concerto di Roger Waters, di cui vedete una diapositiva qui sotto

Uno dei concerti più belli mai visti

Calma, calma, andiamo con ordine. Per prima cosa eri in ansia per le valigie, sia andata che ritorno

Non è colpa mia, lo sai che in aeroporto possono farti mille problemi per mille motivi

Certo, se evitassi di fare un trasloco quando dobbiamo mancare appena due giorni da casa magari patiresti meno stress

Si vede che sei un maschietto e non curi il tuo corpo abbastanza

Con tutto quello che c’era in borsa potevi aprire un salone di bellezza. Ventisei creme e neanche uno snack!

Hai ragione, quella è stata una mancanza, lo ammetto

Con la tua voracità questa “mancanza” stava per dilapidarci le finanze

Non è colpa mia se il Duty Free ha prezzi da galera. E meno male che è “duty free” appunto

No, non erano porzioni differenti da quelle normalmente presenti nei supermercati…

Una volta arrivati a destinazione e superata qualche avversità per trovarci, i nostri amici ci hanno accolti nella loro casa

Loro abitano a Budrio, un comune piccolo ma pulito, pieno di verde e tranquillo, probabilmente caratteristica in comune con molti comuni nei dintorni di Bologna

Appesa al muro di fronte al nostro giaciglio, una locandina di uno dei miei film preferiti

Per qualche strano motivo il tuo amico non ha voluto regalarcela

E dire che anche lui l’ha sottratta ai genitori. Che avarizia!

Nel giorno e mezzo che ci rimaneva abbiamo visitato giusto qualche negozio

Il tempo a disposizione non era tantissimo, e nemmeno il nostro spazio in valigia

Questo però non ti ha impedito di comprare action figure

E a te non ha impedito di comprare dischi e cd musicali

In una stradina abbiamo beccato alcuni stand di artigianato locale, ma artigianato rende poco l’idea perché c’erano veri e propri artisti

È stato doloroso lasciare lì quei pescioni appendibili fatti con legno da recupero

Immaginavo già di dover rimanere a Bologna perché mi avresti sostituito con un pesce

Avrei dovuto farlo, almeno un pesce dice meno fesserie

Quel pesce lanterna è stupendo!!!

In ogni caso Bologna ci ha sorpreso. Abbiamo girato poco ma ci è sembrata piccola ma caratteristica e ben fornita

All’interno del quadrilatero c’era davvero di tutto, dalla piccola bottega aperta da decenni al megastore di un franchise tipicamente tedesco cui siamo soliti recarci in quel di Essen

E a proposito di Essen, o meglio, di giochi da tavolo, non potevamo esimerci dal recarci in qualche negozio a tema

Avendo poco tempo a disposizione abbiamo dovuto fare una cernita

La nostra scelta è ricaduta su Dungeon Store: non solo perché abbiamo già comprato da loro ed eravamo curiosi

Ma anche perché era il più vicino all’aeroporto

Questa scelta logistica, unitamente al misero spazio in valigia, ci ha spinto verso l’acquisto di filler

I giochi Helvetiq possono entrare in qualsiasi tasca!

Come vedete dalla foto, quando si dice filler si dice anche Helvetiq

Non potevo lasciare quel mostriciattolo così carino in quel negozio freddo e grigio

Veramente il negozio era carino, ben fornito e non c’era nemmeno freddo

Dettagli. Stai facendo cadere il romanticismo della narrazione

E poi devi smetterla di scegliere i giochi solo in base alla puccettosità

MAI!

Arrivati in cassa però un gioco alle spalle del commesso stava rilucendo

Sì, stava chiedendoci di portarlo a casuccia con noi, proprio come un pacchetto di patatine al supermercato

Non potevamo certo lasciarlo lì

Il paragone è azzeccato!

Già, perché il gioco stesso ti chiede di prendere delle patatine, anzi delle chips da un sacchetto

Sì, ma non sono vere chips, non metterle in bocca!

Ma come no??? Uffa!

Non vediamo l’ora di provare questi piccoli giochi, anzi mi sa che l’argomento per il prossimo post sarà proprio la prova di questi giochi

Adesso però sarai costretto a comprarmi un sacchetto di patatine per ogni partita

Ma dove sta scritta questa cosa?

Nel regolamento!

Sono sicuro che non ci sia scritto affatto

Puoi girarti un attimino?

Posa quella penna…

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