Siamo andati allo Spiel e tutto quello che abbiamo portato è questa catasta enorme di giochi

Anticonformismo: andare contro ogni conformità. Ci riusciamo benissimo parlando di Spiel 2018 durante il 2019, quando questo articolo non interesserà a nessuno (e sarà anche lunghetto)

Come al solito scambi lo specchio per il parmigiano, dillo che sei pigro

Ma cosa stai dicendo? Abbiamo già pubblicato un pezzo sullo Spiel

Ah già, quello in cui sfatavamo alcune leggende metropolitane

Manco tu leggi il nostro blog, ma che mestizia! Volevo tornare sullo Spiel perché stavo facendo ordine mentale su quanti giochi abbiamo ancora da provare

Ti risparmio tempo: troppi!

Sì, troppi, è vero. Però qualcosa abbiamo provato e sono sicuro che la gente è curiosa di sapere che meraviglie abbiamo preso dallo Spiel

Probabilmente non è così. Ma immagino che nulla ti distoglierà da una lista noiosissima di cui a nessuno importa

A volte mi chiedo qual’è il tuo contributo al sito, a parte farmi aumentare la pressione

I disegni in cui ti succede di tutto chiaramente

Ovvio. Vabbé dato che abbiamo tanto di cui parlare dedichiamo giusto poche frasi ai titoli di provenienza crucca

Contateli pure voi se non ci credete

Sì, secondo la nostra conta, tra giochi ed espansioni abbiamo portato a casuccia 39 scatolone e scatoline. Sento già gli insulti di sottofondo

Io sento anche qualche “dilettanti” dal fondo, quindi mi sa che c’è chi ha fatto peggio di noi. E magari lo fa ogni anno

Ci teniamo a precisare: no, non siamo ricchi. Lo si evince dalla frequenza dei nostri post tra l’altro

Semplicemente, dato che è stato il nostro primo Spiel… beh ci siamo fatti prendere la mano già prima di arrivare in territorio germanico, comprando un casino di giochi usati e quindi risparmiando un po’ di bei dindi (anche se poi spedire tutto a casuccia è costato quasi 40 euro tra spedizione e imballaggio, ma parliamo di un paccone da 31,5 Kg strapieno di giochi)

Insomma tenete conto che a parte rarissimi casi, ogni gioco ci è costato la media di circa dieci/quindici euro

Specificheremo quali sono costati meno di questa cifra e quali di più, non tanto per voi, ma perché un giorno mi beerò rileggendo questo pezzo, ricordando i bei vecchi tempi. E un po’ di soddisfazione personale non fa mai male, no?

La mia missione era fare in modo di infilare quanti più pucci di Mari in valigia fosse possibile, e allora ecco il primissimo gioco che abbiamo comprato e acquistato in assoluto allo Spiel, questo primato spetta a…Takuya Okabe e al suo Flip Over Frog! (1)

Il primissimo gioco acquistato DENTRO la fiera. Non aggiungo altro per preservare la nostra dignità

Okabe-san ci ha conquistato con il suo entusiasmo e lo abbiamo premiato con la prima copia venduta in assoluto (quantomeno in occidente). Lo abbiamo già giocato – in fiera e a casa – ma vorrei farci qualche partita in più prima di parlarne, anche se è piuttosto semplice (comunque impressioni positivissime)

Mentre siamo pronti per parlare di Brothers (2), interessante puzzle per due giocatori prodotto da Ankama, ma che non ha ancora un distributore in Italia per quel che ne sappiamo. Si tratta di un ottimo filler per due, molto veloce ma assolutamente non banale

Di Discover Lands Unknown (3) abbiamo già parlato per Giochi Sul Nostro Tavolo, ma sicuramente ci faremo su almeno un altro pezzo, dato che abbiamo giocato solo due scenari su cinque, e vogliamo goderci l’intera esperienza

Discover Lands Unknown è stato l’unico gioco grosso preso a prezzo pieno, ben 55 euro. Spinti dal fatto che in Italia forse non uscirà a breve

Discover è anche il gioco più costoso che abbiamo preso, il secondo più costoso è Roll For The Galaxy(4), per belle 40€ che salutano. Edizione americana Rio Grande, che vi devo dire, eravamo un po’ ossessionati dai dadi e i bicchieroni, e dopo mezza partita su Board Game Arena ci ha convinto definitivamente, doveva essere nostro a tutti i costi!

Un gioco che abbiamo preso “usato” e ce ne stavamo quasi pentendo, è stato Histrio(5). Non perché il gioco non meriti, anzi, l’unica partita fatta ci ha divertito parecchio (c’è una bella rece di Chrys su GSNT), ma perché lo abbiamo pagato 20€ e in fiera, sotto il tunnel delle meraviglie lo davano nuovo a 10

Però poi giocandoci abbiamo capito che è meglio averlo in una lingua comprensibile da tutti a tavolo anziché in tedesco, e poi avete notato le virgolette su “usato”? Ecco, ho messo le virgolette perché era nuovo anche il nostro, quindi capirai!

A proposito del tunnel delle meraviglie (ovvero lo stand della Heidelberger – oggi Asmodee – che è rinomato per gli sconti assurdi), lì abbiamo preso qualcosina vero?

Sì, abbiamo preso l’espansione Kraken(6) per Abyss, a ben quattro euro. L’idea di dover tradurre le carte non mi entusiasmava, ma quattro euro anziché più di venti…

Cera sempre la fila per lo stand delle meraviglie, ma si aspetta meno che alle poste italiane comunque

C’erano altri giochi in quello stand di cui eravamo curiosi, ma bisogna sempre fare i conti, oltre dei soldi che vanno via come in una partita a Crack (o come se consumassimo Crack), con il fatto che comunque poi bisogna spedirsi i giochi a casa e che questi occuperanno spazio

Un’ottima maniera per “risparmiare” è prenotare. Noi non siamo molto propensi a comprare giochi nuovi, perché magari risparmi 5 euro o ti viene data qualche promo, ma è anche vero che la settimana dopo i titoli più richiesti li vedi a Lucca e in italiano

Tuttavia abbiamo prenotato dallo stand della White Goblin il giapponese Perfect Hotel (7) (avete capito che Panda è fissata col giappone vero?), l’italianissimo Ali Baba (8) e lo storico Rattus (9). Ma ad oggi abbiamo fatto solo una fugace partitella a perfect hotel

Per la serie i pucci di mari invece avevamo prenotato Fortune City(10)

Ci abbiamo trovato una somiglianza con Glen More

Cala cala, Glen More è molto meglio

 

Cioé sì, si piazziano le tessere e si attivano quelle accanto, cose così

Un altro stand che ti spara scatolotti in fazza, è quello di spieleoffensive, da cui abbiamo preso In the year of the dragon 10th anniversary (11) e Skyliners (12) per un totale assurdo di 15€

Ancora mi stupisco che non hai fatto commenti sulla grafica di In the year of the Dragon

E cosa devo dire se non che i clementoni educativi che avevo da piccola erano disegnati meglio?

Ecco appunto. A proposito di offerte, anche Queen games prende uno spazio bello grosso ed è molto frequentato

Con la Queen Games però la selezione è impietosa, dato che troppe volte ci siamo trovati titoli ben confezionati ma poco divertenti da giocare a lungo andare

Abbiamo comunque preso Risky Adventure (13), pur sapendo che non è un capolavoro, perché ci aveva incuriosito, e lo abbiamo riposto sullo scaffale della vergogna (ovvero lo scaffale virtuale con i giochi ancora da provare)

Nel frattempo lo abbiamo anche provato. Sì, passa tanto tempo tra preparazione e pubblicazione del pezzo 😦

Allo stand Mayday, dove ti sei decisamente lasciato andare con le buste trasparenti…

E che vuoi farci, purtroppo le avevamo finite

Abbiamo preso un po’ all’avventura Walk the Plank (14), un vecchio giochino di carte in cui si cerca di spingere gli sventurati pirati degli avversari, sperando cadano in pasto a Davy Jones, il simpaticissimo ma vorace kraken

Avendolo provato possiamo dire di essere davanti a un filler cattivello. La versione che abbiamo comprato, alla bellezza di 7€ è la versione Tin Box Collector’s (a 5€ c’era anche quella normale), con dei materiali davvero belli da guardare per la gioia di Mari

Puoi dirlo forte!!!

Walk the Plank avrà fatto finire tante amicizie

Non è stato l’unico gioco comprato a scatola chiusa. Abbiamo comprato, sempre a un prezzo vergognoso (5€) tale Festival of Thousand Cats (15), di cui non sappiamo nulla, e che abbiamo preso solo perché rientrava nei pucci di Mari

Non mi guardare in quel modo! Non potevo lasciarlo lì! Ho pure corso il rischio di perdermelo!

Sai che tragedia. Speravo te ne dimenticassi e invece ci sei tornata apposta!

Ci siamo tornati diverse volte, era uno stand di un negozio che vendeva giochi nuovi a prezzi ribassati, anche se tutt’altro che capolavori (credo che infatti sia l’unico gioco che abbiamo preso)

Per un pucci di Mari, un barboso di Diego che entra. Presso lo stand di un negozio che vendeva solo giochi vintage e simili, ho preso Torres (16), grande classico di Michael Kiesling, Wolfgang Kramer. Ha vinto anche lo Spiel des Jahres nel 2000.

Sai che roba. È inguardabile!

Ma che c’entra, è il gameplay quello che conta!

Certo, e magari in una ragazza la prima cosa che guardi sono gli occhi e la personalità. Falso!

Questo gioco è andato sold out subito, ma non ci ha entusiasmato

Lascerò cadere il discorso. Su questi ultimi due giochi non abbiamo nulla da dire perché non li abbiamo ancora provati

Sì, ho io qualcosa da dire, Torres non si può guardare, viva i gattini! Viva i gattini giapponesi!

A proposito di Giappone, abbiamo recuperato altri due giochi di carte che volevamo da parecchio. Il primo è The Ravens of Thri Sahashri (17), un gioco che non sapevamo come recuperare (a prezzo onesto) se non allo Spiel

E che non abbiamo ancora giocato

Già, mentre il secondo titolo per gli amanti del Giappone è anch’esso per due giocatori e si chiama Hanamikoji (18)

Questo lo abbiamo già provato diverse volte e devo dire che si tratta davvero di un bel gioco. Prima o poi ci scriveremo su, per cui vi rimando a un futuro (speriamo) prossimo per aggiornamenti

Più giapponese non si può!

Sempre per due giocatori, ma classicone ormai, Jaipur (19) !

Nonostante diverse partite su BoardGameArena (e una grafica da denuncia), ci mancava, lo abbiamo preso a poco più di 15€ nuovo nel negozio Asmodee

Inutile dire che si tratta di uno dei migliori giochi per 2 giocatori in assoluto, per cui se avete un/a compagno/a da far addentrare nel mondo dei giochini, può essere una buona risorsa

Di fronte a quello stand una persona, con una maglietta ultracattolica, ci ha venduto Gaia (20)

Questo è solo uno dei tanti giochi usati che abbiamo preso. Elenco gli altri: Kahuna (21), Tides of Madness (22), The Little Witches and the Mysterious House
(23), Insoliti Sospetti: Intrigo Internazionale (24), Kodama: The Tree Spirits (25), La Isla (26), Louis XIV (27) (preso per errore ma scambiato subito per altro), Big Brain Academy The Card Game (28), Doggy Go! (29), Night of the Grand Octopus(30), Kakerlakensuppe (31)
,
Oh! Ne avessimo giocato uno!

Non fare la melodrammatica, c’è qualche gioco usato che abbiamo già provato. Ad esempio Port Royal (32)

Già, quello ha convinto tutti quelli a cui lo abbiamo fatto giocare

Quando ho perso, ho fatto notare a tutti che ci era costato solo 5€, così almeno li ho visti rosicare!

Questo è il megapacco che conteneva i giochi. Sembrava di nuovo Natale quando ci è tornato

Mi sembra da inserire tra i gesti del gentiluomo 2019, bravo. Abbiamo provato anche Dr. Eureka! (33)

Fillerino di destrezza simpaticissimo in cui bisogna saper mettere in sequenza delle biglie colorate in apposite fialette.

Ha convinto pure quel trombone del procione che solitamente è una schiappa ai giochi di velocità!

Di tanto in tanto i giochi che piacciono a te non sono solo fardelli inutili nella libreria

Non ti rispondo nemmeno. Camel Up (34) penso che lo conoscete un po’ tutti. Noi ci avevamo giocato solo da amici, e stranamente abbiamo pochi giochi “di scommesse” in collezione.

Allo Spiel è stato protagonista di una riedizione con grafica e materiali rinnovati (e forse anche regolamento), ma per una differenza di quaranta euro francamente…

E poi le nuove illustrazioni non è che si adattino granché al gioco. Ma magari è impressione nostra

Questo è stato il nostro pasto durante lo Spiel. Sembra misero, ma le fettazze erano enormi e sazianti seppur integrali

Un altro seconda mano che abbiamo fatto in tempo a provare è stato Time Arena (35)

Come pensavamo è divertente, ma forse per noi non lo è abbastanza: siamo poco propensi agli skirmish, e una partita dura davvero poco, non sappiamo quanto tempo resterà in collezione

Penso che siamo giunti quasi alla fine. La giornata di domenica ci ha però visti approfittare dello sconto del 50% su Outback (36) per aver acquistato una copia demo (che poi era stata riassemblata male e quindi hanno dovuto rispedirci il gioco intero ma ok) e su Flick’em’up Dead of Winter + promo (37)

A questi vanno ad aggiungersi l’espansione per The Game, On Fire (38) e DC Dice Masters World’s Finest (39), preso in un negozio a caso prima ancora dello Spiel.

E abbiamo fatto cifra completa

Cifra completa un corno! Ti rendi conto che se compravamo anche solo un gioco in più raggiungevamo quota 40???

Ed è per questo che ci siamo sorpresi nel ricevere un’email di Massif Games che ci annunciava la lieta notizia di aver vinto un gioco in una lotteria a cui abbiamo partecipato allo Spiel

Si tratta di Mountaineers (40), un gioco davvero gigantesco

Sembra fichissimo ma… QUANDO ARRIVAAAAAA?!?!?!? 😀

Spero che quella montagna 3D si possa montare e smontare facilmente, altrimenti la possiamo appendere sul tetto

Senz’altro. Beh, scopriremo. Ma alla fin fine quanti giochi ci mancano ancora da provare???

Contando quello che deve arrivare direi circa venti. Però c’è da considerare che alcuni di questi giochi sono pucci di Mari, e quelli non vanno giocati, ma guardati

Però c’è da considerare che alcuni di quelli che hai voluto tu sono così barbosi che li giocheremo da ottuagenari

Mi preoccupa più il fatto che già a casa avevamo dei giochi ancora da provare

A me non preoccupa niente, invece. Sono piuttosto curiosa di sapere quanti giochi ci sono sullo scaffale della vergogna dei nostri lettori

Sicuro meno di noi, fidati

Il primo Spiel non si scorda mai

YEEEEE!

Di ritorno da Essen, ci ritroviamo stanchi e con un carico di lavoro gigantesco, non invidio (non è vero) chi ha avuto il coraggio e la costanza fisica per tuffarsi su Lucca Comics & Games, dev’essere devastante

YEEEEE!

Hai intenzione di fare urletti per tutta la durata del pezzo?

Sììììììììììììììì!!! YEEEEEEEEEEEEEEE!

Ok, facciamo che io continuo e poi se rinsavisci tanto meglio

YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Prima di buttarci a capofitto in un report però occorre un po’ di contesto. Questo non è un sito ubermegaprofessionale come quelli dei tanti COFF colleghi (scusate, lo so, non siamo degni) che trovate negli altri angoli del web. A conti fatti, anche se scrivere per GSNT ci ha procurato qualche impegno di natura “professionale”, eravamo in tutto e per tutto come chi ci legge: degli appassionati alle prese con l’evento ludico a cui partecipare almeno una volta nella vita (anche due o tre non sarebbe male)

Gente a caso reclutata per promuovere l’espansione di 7 Wonders: REMATE!

E quindi più febbricitanti di un bambino caduto a bocca aperta nella vasca piena di Jelly Beans dentro a un negozio di dolciumi

Ah, sei tornata, meglio. Dovete sapere poi che il panda qui presente è una spendacciona che in confronto un calciatore in discoteca è zio paperone

Abbiamo letteralmente gettato soldi in faccia alla gente che lavora negli stand

Per fortuna c’ero io a recuperarli e a scusarmi. Sullo Spiel girano tante leggende metropolitane, probabilmente noi siamo stati più accorti

O ancora più probabilmente fortunati. Non uso un’altra parola nel caso ci leggano anche bambini.

Una prima leggenda riguarda i mezzi congestionati. Probabilmente è vero per la metro, abbiamo dovuto prenderla solo una volta e c’era più gente in quei vagoni che legno in gioco di Uwe Rosemberg

Ma noi abbiamo attaccato lo Spiel alle spalle, andando all’ingresso per la Halle 6. Dalla casa in cui dormivamo, ci bastava prendere il bus 160 e dopo qualche fermata avevamo l’opzione di infilarci nella metro per raggiungere la fermata più vicina alla fiera, o semplicemente camminare a piedi per circa cinque minuti. I bus sono molto meno utilizzati dai turisti, sebbene il biglietto sia lo stesso, e permette di vedere le strade dell’amata (da noi gamer) cittadina della Ruhr (potendo così notare posti dove spendere soldi in snack)

A guardare la foto sembra che siamo rimasti in coda per ore, invece appena hanno aperto sono bastati pochi minuti

Altra leggenda: sono già stato a una fiera del fumetto, si asfissiava dal caldo, c’era troppa gente dappertutto, così tanta che non sono riuscito a sedermi dove volevo per provare i giochi in wishlist

Allo Spiel non è così. Di gente ce n’è un’infinità, da tutte le nazioni, ed è meraviglioso, soprattutto al primo giorno, respirare l’entusiasmo nell’aria e vedere il sorriso sulla faccia di gente sconosciuta

Una volta dentro, in qualsiasi giorno, anche sabato e domenica, notoriamente i peggiori, non abbiamo mai trovato difficoltà per spostarci e nemmeno per trovare un posto dove sederci. Ovviamente è possibile che troviate occupati i tavoli di un determinato editore più frequentato di altri, ma le code non sono mai infinite

Inoltre si sta d’incanto in maglietta a maniche corte

A dire il vero c’era una sala più problematica delle altre: la Halle 3. In ogni caso non si trattava dell’intero spazio della sala, ma solo di alcuni punti più affollati (come lo stand Pegasus Spiele, o lo shop della Queen dove fanno grossi sconti)

Leggenda numero tre: ci sono gioconi a prezzo stracciato, ne compro una caterva, li rivendo in Italia a poveri gonzi = PROFIT!

Dipende ma in generale direi: NO. Intanto dipende dalle proprie spese: chiaramente se devo pagare viaggio, vitto e alloggio, già queste spese sono troppo alte per poter fare ragionamento del genere

Poi, sì, è possibile trovare tantissimi giochi a un buonissimo prezzo, ma se escludiamo i giochi dipendenti dalla lingua e quelli mediocri (quindi di difficile rivendita), rimane certo un buon numero ma indubbiamente la scelta si abbassa tantissimo

Dead of Winter nuovo a 25€: ottimo prezzo, ma conviene averlo in una lingua che non sia la più comune al tavolo?

Per dire, c’era l’espansione Kraken di Abyss a soli 4 euro, o Clockwork Wars a un prezzo assurdo di 30€. Ma sono ingiocabili se al tavolo non si mastica crucchese. Meglio puntare sugli indipendenti dalla lingua, tra le altre cose abbiamo trovato In the Year of The Dragon di Stefan Feld a 16€ (credo sia la versione decimo anniversario, ma avrò la conferma appena ci arriverà il megapacco coi giochi)

A proposito di megapacco, noi abbiamo preferito, piuttosto che pagare per un bagaglio aggiuntivo (circa 50€ tra andata e ritorno), spedirci i giochi a casa. Abbiamo fatto un pacco gigante (qui trovate i prezzi per l’Italia) che contiene circa 30 giochi e pesa quanto il mio pancino dopo aver visto quanto poco costa la cioccolata in Germania (cosa vera: 18 pocket coffee 3,50€!!!).

True Story

La solita golosona. Ti ricordo che l’ultima tariffa possibile prevedeva peso fino a 31,5 Kg e dato che il nostro pacco eccedeva di ben 300 grammi, abbiamo dovuto aprirlo di nuovo e togliere un gioco. E meno male che quasi tutti i giochi erano stati defustellati! Maledetta rinomata precisione tedesca!

Mi sa che questi sono precisi solo quando invece di spedirle preferiscono romperle, le scatole

A inizio di questo post ho parlato di un report, ma la realtà delle cose è che questo è stato il nostro primo Spiel, e abbiamo voluto godercelo appieno, senza la pressione di dover provare tot giochi, incontrare tot gente, e altri incarichi scoccianti ancora

Gioco con materiali non definitivi, ma già interessante. E poi meeple dinosauri = WIN

Sììì! Solo noi, il nostro entusiasmo, e un budget incredibilmente inferiore ai nostri desideri. Due turisti alle prese con tanti giochi e sempre in posa per una foto

Ti ricordo che abbiamo scordato la macchina digitale in aereo e ci sono rimaste solo le foto fatte col cellulare

Siamo due animali sbadati e sventurati

Avremo tempo comunque tempo per parlare dei giochi provati e di altre sensazioni dallo Spiel

Senza dubbio! In attesa del pacco delle meraviglie che ci consentirà di poter scrivere di Discover e di Flick’em’up Dead of Winter (tanto per citarne un paio)

Intanto buongioco a tutti!

Dobbiamo prepararci per Essen e siamo già nei guai

Manca ormai una ventina di giorni al nostro arrivo a Essen

Il nostro è un intento puramente scientifico a servizio del blog e di voi lettori. Non è che possiamo sempre parlare di giochi che abbiamo in casa, dobbiamo espandere le conoscenze, fornire materiale nuovo e…

Sì, come no, adesso lo fai per gli altri. Sei la menzogna fatta panda!

Intanto ringraziamo chi ci ospiterà e supporterà nei giorni della messe

“Sopporterà” semmai, e hai già svelato che andremo a parassitare da amici, brava

Mi stai rompendo le scatole. Già è difficile resistere alla voglia di ibernarmi per diminuire i giorni di attesa, poi ti ci metti pure tu.

Questo perché sei una nullafacente. Dovresti impegnare il tempo che rimane da qui alla fiera e trasformarlo in una propedeusi all’evento ludico dell’anno

E come?

Innanzitutto informandosi sui giochi in uscita. Ai comuni mortali basteranno le preview dei siti specializzati, come quelli su Giochi Sul Nostro Tavolo e altri

Ma immagino che per noi non sia abbastanza

Ovviamente no, quindi se si va sull’homepage di Board Game Geek, vera e propria bibbia per noi giocatori, sulla destra si nota un bel “Essen preview” su cui cliccare

Qui si trova la lista dei giochi che saranno presenti alla fiera, sia in vendita che soltanto in prova.

La lista è gargantuesca e ogni anno è sempre peggio.

E la grandezza delle nostre tasche è inversamente proporzionale

Quindi c’è bisogno di un criterio selettivo a priori per castrare gran parte della produzione

Ce l’ho! Compriamo solo Pucci di Mari™!!!

Col fischio!

Ma il mondo ne ha bisogno!

No, solo tu ne hai bisogno. Compreremo Pucci di Mari™ e Sbadigli del tanuki™

E da dove nasce questa nuova definizione?

Me la sono data da solo. Tanto sapevo che lo avresti fatto tu, almeno ti tolgo il piacere della creazione

Tornando seri (impossibru), uno dei paletti che ci siamo imposti è: non comprare giochi che usciranno di sicuro in Italia. Questo perché possiamo recuperarli in seguito e magari anche a un prezzo minore, e comprarli da un editore italiano è sempre un bonus, perché si aiuta l’editoria nostrana e si ha il vantaggio del prodotto localizzato

Infatti i giochi più famosi è molto facile che arrivino a prescindere nello stivale, e in fiera sono a prezzo di listino perché sono sicuri che faranno sold out prima di domenica. Loro non hanno motivo di scontarlo, e noi nessun vantaggio a comprarlo, se non averlo prima o magari con qualche promo aggiuntiva.

L’escludere i titoloni (che proveremo con piacere in fiera) ci permette di concentrarci su giochi di difficile reperibilità, se non nel contesto fieristico ovviamente.

Alcuni giochi (pochi a dire il vero), dall’acquisto sicuro, stiamo cercando di poterli preordinare e pagare in anticipo, così da avere la sicurezza di non perderli

E l’illusione di averli gratis una volta arrivati in fiera.

Certo, come no. In ogni caso la lista da guardare è questa qui

Sicuramente una cosa che guarderemo lì, saranno le offerte, ma già adesso ci stiamo dando da fare

Sì, perché un’altra geeklist davvero utile è l’asta dei giochi usati su BGG (la trovate cliccando qui). Qui ci siamo già aggiudicati titoli che cercavamo da tempo come The Ravens of Thri Sahashri o che volevamo prendere ma a poco, come Camel Up

Da un lato quindi, vogliamo andare in Germania con il portafogli gonfio. Dall’altro abbiamo già speso soldi in giochi nuovi e usati. Riusciremo a non chiedere l’elemosina?

Dovremo riuscirci, perché ti ricordo che staremo anche un giorno in più per vedere Düsseldorf

E il quartiere giapponese di Düsseldorf!!!

Sarà quanto di più vicino al Giappone potremo mai arrivare, con la nostra fortuna. A me basta una buona birra invece. E magari qualche giro per negozi che vendono vinili

Probabilmente faremo qualche diretta Facebook, dato che dubito avremo molto tempo per scrivere, ma tanto gli amici di Giochi sul nostro tavolo documenteranno tutto che manco Licia Colò con le foche albine

In caso fateci sapere cose vi interesserebbe vedere a Essen, chissà che non possiamo soddisfare qualche vostra curiosità

Mancano solo tre settimane del resto

COME??? ANCORA TRE SETTIMANE??? BASTA, IBERNATECI!