Vektorace… una sgommata e via!

Amici e amiche, appassionati e appassionate della velocità smodata delle vetture ottagonali, abbiamo assistito a un’impresa, un ribaltone in gara che ha fatto ribaltare il pubblico intero dalle loro seggiole, una corsa concitata in cui abbiamo visto fior fior di sorpassi, in cui il grande protagonista PROCIONE VOLANTE ha affiancato il suo avversario per lasciarlo col becco all’asciutto e coperto dalla polvere lasciata dai copertoni!!! Procione si affaccia dal finestrino, punta il dito verso il cielo, ringrazia la sua scuderia: LUCKY SHOT C’è! PROCIONE C’è!!!

Questa cosa sarebbe? Il Guido Meda dell’hard discount? Per cominciare il sig. Meda commenta Moto GP, poi non c’era nessun pubblico, e infine non eri dentro un abitacolo, ma stavamo giocando a Vektorace, di Spartaco Albertarelli e Davide Ghelfi, pubblicato da Kaleidos e distribuito da Ghenos Games

Ma il sorpassone sul finale con tanto di vittoria a sorpresa e rosicamento degli avversari è avvenuto sul serio, no?

Su quello non posso darti torto, procione sculato!

Non c’entra nulla la fortuna, non ci sono dadi in questo gioco, né carte. Il contenuto di una scatola di Vektorace infatti si compone di tanto e tanto cartone e cartoncino

Dalla scatola, di ottagonale e antipatica forma, infatti uscirete delle macchinine da ritagliare, plasmare e incollare su base ottagonale, token Gomma e Nitro, le Curve e infine le 5 Marce

Queste marce sono dei “righelli” che useremo per muovere la propria vettura

 

Il righello

Avendo fatto qualche partita a Formula Dé, un ottimo simulatore di formula 1, mi ha davvero impressionata come con meno materiale i due game designer siano stati in grado di riprodurre alcune caratteristiche presenti in quel titolo, e anzi di aggiungere nuove feature che rendono più duttile e fruibile l’esperienza

Infatti la pista non è relegata (leggi: costretta) a un tabellone, ma affidata al posizionamento delle curve – ce ne sono 8 in una scatola – che delimiteranno il percorso. Quindi è possibile ricreare circuiti già esistenti, ma anche inventarne di sana pianta

Inoltre le traiettorie sono simulate con fedeltà dalle marce/righelli e dall’Octagon System escogitato per regolamentare il tutto

Come avrete intuito dalle foto le auto sono su base ottagonali, e proprio i lati di questo ottagono svolgono un ruolo fondamentale nel gameplay

La marcia infatti va annunciata con largo anticipo, prima di terminare il proprio turno (poi ci arriviamo), e si adagia davanti alla vettura facendo combaciare uno dei tre lati davanti della vettura

Una volta adagiata si posiziona la vettura facendo attenzione alle frecce: Queste stabiliscono la nuova posizione della vettura.

Le frecce bianche sono gratuite ma per sfruttare le frecce nere bisogna spendere gettoni Gomma. Insomma si consumano i copertoni per aver derapato troppo

Con un gettone boost invece è possibile estendere il righello della marcia aggiungendo anche quello di una marcia inferiore. È bene notare che più alta è la marcia e più si può “mettere il turbo” ma anche meno controllabile è la vettura (date un’occhiata alle frecce sulla punta del boost!)

Ecco le marce, fronte e retro

I gettoni Boost sono deputati anche alle scorrettezze in gara (in cui il procione si è dimostrato un vero e proprio maestro)

Sese, rosica pure…

Se ci sono le condizioni per poterlo fare (auto nella stessa direzione e distanza di sicurezza sfrontatamente violata) è possibile speronare la vettura davanti per costringerla a non cambiare marcia nel turno successivo (ecco perché va dichiarata anzitempo: ve lo avevo detto che ci saremmo arrivati), tematicamente è come se ci tamponassero e fossimo costretti ad andare dritto per riprendere il controllo della vettura.

Se non si vuole giocare “di antipatia” invece si può sfruttare la scia della vettura davanti per poterla superare e andare in vantaggio

Oltre alla “bussata” appena descritta, se l’attacco è laterale si può dare una “sportellata”, e il giocatore colpito non potrà piazzare la marcia e sfruttare le frecce del lato attaccato

Questo può essere devastante e costringere l’avversario a prendere una curva troppo larga, col rischio di uscire fuori dal tavolo (eliminazione diretta) o di perdere tempo per rientrare in carreggiata con conseguente perdita di terreno contro gli avversari

Anche boost più piccoli,se giocati bene, possono dare un bel vantaggio

Questa non vuole essere una recensione esaustiva, dato che abbiamo fatto una partita soltanto grazie a un nostro amico

Che si è fatto lo sbatti di costruire e incollare le vetture tra l’altro

Piuttosto che una recensione è il racconto di quella sera e quella partita, e delle impressioni che ci ha dato il gioco, e possiamo dire davvero che sono positive

Abbiamo citato Formula D, ma Vektorace, pur essendo un racing, è molto diverso, ed estremamente duttile

Noi abbiamo seguito infatti il regolamento originale, più orientato a una corsa in stile stock car, e quindi al divertimento a suon di scorrettezze ma nulla vieta di personalizzare tutto: a partire dalle vetture (per le quali basta disegnarsi le proprie auto e stamparle in cartoncino) per finire con il regolamento

è possibile persino unire due scatole per aumentare il numero di giocatori e di curve della pista

Inoltre il gioco è privo di elementi aleatorei, e nonostante l’impronta tutto sommato “arcade”, è possibile andare giù di tattica, a partire già dalla fase di setup, durante la quale i giocatori devono scegliere dieci gettoni tra gomme e boost e quindi improntare una propria strategia (aggressiva o più conservativa) già dalle primissime scelte

Naturalmente è possibile anche entrare nel pit stop per rifornirsi di gomme e gettoni boost

Anche perché se si rimane senza gomme e bisogna usarne una, la vettura si rompe e si va fuori gara, e ovviamente questo farà perdere tempo prezioso

Ma la cosa che davvero ci ha sorpreso è che rispetto ad altri giochi di corse, la gara è sempre concitata durante ogni giro, piuttosto che essere un testa a testa tra beh… chi si trova in testa

Procione ha vinto la gara con un sorpassone finale, nonostante fosse ultimo durante tutto il primo giro e secondo/terzo durante gli altri due, il Panda e il proprietario del gioco sono stati primi diverse volte durante la gara, e l’ultimo giocatore, è stato ultimo per gli interi ultimi due giri ma ha recuperato parecchio terreno durante l’ultimo

Una gara sempre interessante durante la sua durata è indispensabile per evitare che cali l’attenzione e qualcuno si metta a usare il proprio smartphone per fare altro

Da questo punto di vista, pur non essendo appassionati avrebbe perfettamente senso avere un gioco del genere nella propria collezione, dato l’ottima versatilità

Unico appunto è di farvi aiutare se non siete molto pratici con forbici e colla

Magari da Muciaccia

Al photofinish!

Questo potrebbe forse essere un aspetto negativo per alcuni, ma d’altrocanto, se Vektorace costa così poco per quello che restituisce ed è così aperto alla customizzazione, fare un po’ di bricolage è un prezzo onesto da pagare

Per tirare le somme Vektorace è un ottimo arcade ma si apre anche a modifiche che lo rendano più stretto in termini di gameplay.

Nonostante non apprezzi più di tanto il concetto di “crea la mappa”, nel manuale ci sono già ottimi esempi di circuiti e siamo sicuri che il gioco potrebbe davvero diventare anche più interessante di quanto i designer possano sospettare se si riesce a mettere in piedi una community attenta e vogliosa di sperimentare e condividere

Non sono molti i giochi che possono estendere la vita aldilà del regolamento base

E poi vincere all’ultima curva dà molta soddisfazione

Antipatico!

2 comments

  1. Stefano · aprile 29, 2019

    Ciao! La tua recensione mi ha fatto venire voglia di acquistare questo gioco, ma prima di farlo ti posso chiedere come gira in due? Qui https://www.migliorigiochi.eu/classifiche/migliori-giochi-tavolo-due-giocatori/ dicono che va molto bene da giocare in coppia e dato che generalmente saremo in due (io e la mia ragazza) vorrei sapere la tua opinione, e se possibile anche se pensi se la mia Lei si potrebbe divertire o è un gioco più per “maschietti”. Grazie!!

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  2. Diego Inserauto · aprile 29, 2019

    Ciao, innanzitutto benvenuto nel nostro umile blog e grazie per averci letto ^ ^
    Passando alla domanda: sì, in due è assolutamente valido, la gara ovviamente si trasforma in una specie di sfida all’ultima sportellata. Penso che anche la tua lei si possa divertire perché le meccaniche sono semplici e spiegabili senza entrare nel dettaglio dell’ambientazione (casomai non le aggradi), soprattutto vi divertirete se siete competitivi e vi piace l’interazione diretta (in questo senso speronare l’avversario è già divertente a prescindere dall’esito della gara). Ti ricordo che prima di intavolare il gioco è necessario un po’ di bricolage per montare le auto (e infatti figurati se lo faceva il procione! ndPanda). Spero di essere stato esauriente e in ogni caso sono sempre a disposizione per altro ^O^

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